Una volta terminata la vostra indagine di Ghost Hunting, vi troverete probabilmente nella condizione di dover analizzare al più presto il materiale digitale sonoro registrato e che probabilmente risulta come spesso capita ricco di rumore di fondo e probabili falsi positivi ed ecco che nasce l’importanza dell’attenzione alla troppo pulizia del suono.
Alla ricerca di EVP
Tenendo conto del fatto che le anomalie di nostro interesse sono presenti nel materiale sonoro ad un volume estremamente basso, capita di dover intervenire in modo anche abbastanza deciso con software editing sonoro per intensificare e rendere maggiormente comprensibile quello che potrebbe essere effettivamente un EVP (electronic voice phenomenon).
Armandosi quindi di molta pazienza e di un programma adeguato interveniamo con i consueti filtri di varia natura rimozione/miglioramento rumore o del suono, amplificatori, compressori, equalizzatori grafici, parametrici etc …. per purificare al meglio i punti di maggiore interesse.
Una elaborazione con l’utilizzo di questi filtri porta, se non usata con cautela, alla creazione quasi certa di falsi positivi che possono essere confusi dai più come voci dell’aldilà.
Risultati reali o pareidolie ?
Come nelle fotografia possiamo trovarci quindi di fronte anche in questo caso ad effetti pareidolici per cui diverse persone potrebbero identificare una presunta voce nell’audio molto probabilmente diversa in base alla sensibilità della persona che ascolta.
Le operazioni da noi eseguite e che ritenevamo essere utili per enfatizzare quello che abbiamo identificato come un’anomalia sonora e che ci hanno visto all’opera con l’eliminazione o alterazione di alcune frequenze secondarie, crea quasi sempre suoni elettronici e metallici di varia natura che difficilmente se non mai sono da ritenere effettivamente da considerarsi paranormali.
Filtri sonori amici e nemici
Il consiglio per tutti i neofiti o provetti futuri fonici è quello di stare estremamente attenti all’utilizzo di qualsiasi filtro atto alla pulizia del materiale digitale; infatti è certamente meglio prediligere il semplice aumento del volume della zona di interesse, durante la fase di apprendimento del software in cui non siamo ancora totalmente esperti delle interazioni che i vari Plugins interni possono arrecare.
Solo dopo attenta conoscenza del programma potrete intervenire in modo più preciso e anche deciso …. nei prossimi post riprenderemo l’utilizzo del software gratuito per l’editing sonoro chiamate Audacity
Tra i tanti links per comprendere le basi per le tecniche di pulizia del suono :