Nota di riferimento e valutazione sulla metodologia di approccio alla ricerca applicata ad indagine paranormale.
Una valutazione spesso riportata a livello internazionale sulla corretta metodologia e relativo approccio durante un’ indagine paranormale è certamente data dal fatto che la maggior parte dei gruppi di appassionati ricercatori paranormali tendono a valutare come scontato che una presunta manifestazione “extra normale” possa in effetti essere spiegata attraverso i consueti stereotipi comportamentali riportabili a classiche metodologie normalmente applicate al Ghost Hunting.
Il ricercatore tende ad acquistare ed affinare le capacità d’utilizzo di sempre nuove strumentazioni e con metodi innovativi di approccio alla fenomenologia, ritenendo come sia molto probabile che una manifestazione debba avvenire attraverso specifiche alterazioni dei campi elettromagnetici, termici, sonori, visivi etc. seguendo determinate linee guida date dall’esperimento di tante altre persone nel mondo.
Una delle contestazioni che molto spesso mi trovo a dover affrontare con persone assolutamente lontane da argomentazioni paranormali è per l’appunto su quali basi e su quali definizioni metodologiche scientificamente comprovate si dovrebbe basare la tesi che l’intervento paranormale o extra normale avvenga tramite delle precise anomalie strumentali o sensoriali. Ovviamente risulta difficile controbattere alla questione in quanto non trattiamo nello specifico un ramo di studio universalmente riconosciuto dalla scienze tradizionali e che ne permetta sopratutto una verifica pratica tramite ripetività degli eventi registrabile e controllabile in laboratorio o ambiente controllato.
Il corretto approccio che andrebbe sempre utilizzato, ma che come specificato per foga, passione a volte tendo anche io a non utilizzare sempre in modo preciso e puntuale, è quello di analizzare in modo sostanzialmente asettico ogni singola anomalia come se fosse esterna ed estrapolata dalla situazione di indagine. Dovremmo valutare obiettivamente quest’ultima come se l’ avessimo riscontrata in una normale situazione operativa. Molto spesso cercando spiegazioni troppo eteree o ultraterrene dimentichiamo come verosimilmente la spiegazione sia banalmente e irremediabilmente semplice.